Coppa del Mondo al via: sono sette le tappe nel Belpaese. Gli impianti raddoppiano il loro impegno per accompagnare gli atleti in gara e i turisti a caccia di emozioni

L’inverno comincia dalle gare. La coppa del Mondo di sci alpino 2019/2020 sta per prendere inizio. Emozione numero 54: si riparte, come di consueto, dai pendii austriaci di Sölden, poco lontano da dove fu scoperto Ötzi, pastore o sciatore d’altri tempi, arrivato a noi da molto lontano. Sulle falde del ghiacciaio del Rettenbach saranno due giganti ad aprire le danze il 26 e 27 ottobre. Gli atleti hanno davanti un lungo inverno che si concluderà a marzo, dopo quasi 90 gare (45 per lui, 41 per lei). Questa sarà una stagione senza né Mondiali né Olimpiadi: significa che sarà la coppa del Mondo – come un campionato che si disputa ogni (benedetta) domenica – l’obiettivo più importante. Vincere il globo generale o puntare alle sfere di cristallo di specialità: discesa, super-G, gigante, slalom, combinata, paralleli, team event. Gli atleti hanno molte materie in cui cimentarsi, ma un unico grande “scuola bus” per arrivare “in classe” ai loro campi di gara. Gli impianti da sci sono da sempre al fianco degli atleti nelle loro giornate di gara. Quando una tappa di coppa del Mondo arriva in una località, il lavoro degli esercenti funiviari raddoppia: da una parte bisogna garantire a turisti e sciatori un servizio ottimale come ogni giorno. Dall’altra bisogna assecondare i protagonisti di giornata e di gara che hanno orari ed esigenze speciali. Infine, talvolta, anche il pubblico diretto alla finish area delle competizioni utilizza gli impianti per avvicinarsi ai propri beniamini, magari a caccia di un selfie o di un autografo. “La convivenza di diverse tipologie di fruitori – spiega Valeria Ghezzi, presidente di ANEF– è una bella sfida che accogliamo sempre con piacere”. Nel Belpaese quest’anno saranno ben sette le località ospiti di una o più gare di coppa del Mondo. Il circuito maschile ha, nelle grandi tappe dolomitiche, il cuore della sua stagione con la long week che dal 18 al 23 dicembre porterà, prima, i signori della velocità in val Gardena sulla Saslong e poi i “dottori” del gigante sulla Gran Risa dell’Alta Badia.

       

A Selva di val Gardena i ragazzi si avviano presto sula funivia Ciampinoi per scrutare al meglio il tracciato. Così avviene a La Villa con l’ovovia che conduce a Piz La Ila, scenografica porta d’accesso di uno dei giganti più ripidi ed iconici del circuito. Già, gli orari: ogni competizione è preceduta da un’ispezione che avviene diverse ore prima dell’apertura del cancelletto di gara. E’ il momento più delicato per gli atleti che lentamente, accompagnati dai loro allenatori, discendono, ancora imbacuccati fra tute, sciarpe e pure qualche amuleto, dal percorso di gara, studiandone la tracciatura. Dove saltare, dove dare gas, dove invece imprimere una, pur lieve, frenata: i punti di riferimento sono essenziali. “Per questo gli impianti aprono prima, anche all’alba, per favorire il flusso dei big del circo bianco mentre poi danno un passaggio a quanti vogliano gustare la gara lungo la pista”, spiegano da ANEF. Spesso, infatti, molte piste permettono anche gli sciatori e al pubblico che non voglia stare solo al parterre, di avvicinarsi, in sicurezza, fuori dalle reti di protezione, in apposite zone lungo il percorso, di ammirare la gara “on the road”.

 

   

A Bormio, in Valtellina, per esempio, sono in tanti a conoscere i punti chiave da raggiungere con gli impianti, lungo la mitica pista Stelvio con cui la coppa riparte, il 28 e 29 dicembre, poco dopo le Dolomiti e la brevissima pausa natalizia. I ragazzi saranno in allenamento sulla pista che ospiterà anche le Olimpiadi del 2026, fin dal giorno di santo Stefano e, fra il salto della Rocca e il Ciuk, lo spettacolo per turisti e fan è assicurato. In tutta sicurezza e comodità, grazie ad ovovia e seggiovia. Ormai molte località hanno anche studiato adeguati bypass per evitare che chi non sia interessato alle gare non si trovi piste chiuse o impianti riservati agli atleti. Non è il caso, in realtà, di Madonna di Campiglio, dove tutti, ma proprio tutti si fermano a guardare la night race più attesa, quella 3Tre che infiamma il canalone di Miramonti con migliaia di spettatori: per il 2020 l’appuntamento è per il tardo pomeriggio dell’8 gennaio, giusto in tempo per passare poi il testimone alle tappe italiane “in rosa”. Le signore, infatti, fanno tappa sulle nostre Alpi fra gennaio e febbraio, con il doppio appuntamento di Sestriere, il 18 e 19 gennaio con un gigante ed un parallelo e La Thuile, dal 29 febbraio al 1° marzo, per super-G e combinata. Sarà poi Cortina D’Ampezzo ad ospitare le finali dal 18 al 22 marzo: l’evento sarà una vera prova generale per i Mondiali in calendario a febbraio 2021.

Alle finali sarà possibile utilizzare la nuova cabinovia del Col Druscié che sostituisce la funivia Freccia nel Cielo per raggiungere sia la partenza della Olympia delle Tofane, con le sue pieghe leggendarie per le signore della velocità, sia la nuova Vertigine, tracciato molto ripido e tecnico disegnato per gli uomini jet, raccordando alcune delle piste più famose del versante di Ra Valles fino a Rumerlo. Vincano i migliori e buona stagione a tutti!

Lucia Galli

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