Dalla terra alle nuvole

Seduti su sedili riscaldati, affacciati a vetri panoramici, trainati dal piattello di uno skilift: grazie agli impianti a fune si viaggia nel comfort e soprattutto nella sicurezza. Osserviamo più da vicino un settore ad alta tecnologia.

Ne è stata fatta di strada dalle prime “slittovie” e sciovie degli anni ’30, soggetti ideali per le cartoline vintage delle stazioni sciistiche. Oggi la fotografia del settore degli impianti a fune ci restituisce un’immagine molto diversa, capace di unire il fascino della montagna a quello dell’high tech. Questo ambito così dinamico, caratterizzato da soluzioni tecniche all’avanguardia, può vantare l’assenza di emissioni inquinanti, standard di sicurezza elevati e, caratteristica peculiare, un alto grado di adattabilità al territorio e alla sua topografia.

La “vita” degli impianti a fune è scandita da controlli e manutenzione costanti e periodici, stabiliti e coordinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che dalle verifiche giornaliere di cui sono responsabili i vari caposervizio. Negli ultimi anni in Italia è avvenuta una piccola grande rivoluzione: l’abolizione del concetto di “vita tecnica”, che prevedeva un termine massimo di anni (30 o 60) oltre al quale era necessario sostituire gli impianti. Questo vincolo, osservato solamente dal nostro Paese, introduceva obblighi più stringenti di quelli richiesti in seno all’Unione Europea: una spada di Damocle per molti comprensori, soprattutto i più piccoli. Oggi un impianto di risalita viene mantenuto in vita se rispetta tutte le norme di sicurezza, e non in funzione di una scadenza prefissata.

Sono diverse le tipologie di impianti, che appartengono, grossomodo, a due grandi “famiglie”: ad ammorsamento fisso e ad ammorsamento automatico. Nei primi la morsa che collega la seggiovia o lo skilift alla fune è fissata in modo permanente e non si “sgancia” in stazione. Fanno parte di questo gruppo le sciovie, alias gli skilift, frequenti nei comprensori più piccoli, dotate di un piattello o un’ancora (biposto) da cui farsi trainare fino in cima. Sono molto diffuse le seggiovie a morsa fissa, che richiedono costi di investimento e mantenimento relativamente limitati. Ci sono poi gli impianti “pulsé”, costituiti da gruppi di piccole cabine od ovetti che salgono insieme verso l’alto.

 

L’ammorsamento automatico, entrato sul mercato negli anni ’80, funziona diversamente: la velocità non è costante, diminuisce al momento della partenza e dell’arrivo e aumenta durante la traversata. I veicoli arrivati in stazione si distaccano dalla fune e avanzano grazie a una batteria di pneumatici o catene, per consentire l’imbarco e lo sbarco delle persone.

La seggiovia automatica è particolarmente apprezzata dagli sciatori, che oggi possono trovare, sui modelli più recenti, cupole antivento e sedili riscaldati.

La cabinovia monofune è estremamente diffusa: come suggerisce il nome, l’unica fune è allo stesso tempo traente e portante. Trasporta fino a 8-10 passeggeri.

Ci sono poi le cabinovie a 2 o 3 funi, dette anche 2s (una fune portante e una traente) e 3s (due funi portanti e una traente), che offrono maggiore resistenza al vento e non richiedono l’uso di piloni. Le 3s caricano anche 5.000 persone all’ora. Le finestre si affacciano sullo spettacolo naturale circostante, offrendo una vista panoramica.

Finora abbiamo preso in considerazione veicoli a moto unidirezionale continuo, ovvero che ruotano nelle stazioni in senso orario o antiorario per invertire il senso di marcia. Esistono però le funivie “A va e vieni”: un’espressione intuitiva, utilizzata per le cabine che procedono “in retromarcia” verso la stazione di partenza. Le più grandi trasportano fino a 200 persone.

La tecnologia degli impianti è quindi davvero varia ma sempre in continua evoluzione, nell’ottica di garantire maggiore sicurezza e comfort al cliente grazie ad un costante monitoraggio delle strutture e all’adozione dei più moderni sistemi.

 

 

 

Articolo a firma di Valeria Ghezzi e Elena Tartaglione pubblicato su Rivista Sciare numero 717

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