Vivere e lavorare nelle Terre Alte: l’economia virtuosa della montagna

I protagonisti dell’Assemblea 2018 di ANEF? Coloro che “vivono la montagna, in montagna, quotidianamente”. Così lo scorso 11 maggio Valeria Ghezzi, Presidente di ANEF, ha introdotto la sua relazione davanti ai soci.

L’occasione per ripercorrere la strada fatta insieme e rilanciare una visione di futuro condivisa da tutti gli operatori che fanno impresa nelle Terre Alte che, pur lontani dalle principali direttrici della comunicazione, dello sviluppo e della formazione professionale, non demordono. Al contrario, sono determinati a portare avanti un processo virtuoso già avviato: traghettare la mobilità a fune verso l’industria 4.0, digitale e interconnessa, attenta ai consumi energetici e tesa a migliorare la qualità della vita.

Senza rinunciare a un valore non negoziabile, la tutela dell’ambiente, che passa anche attraverso la lotta al dissesto idrogeologico generato dall’abbandono della montagna. Tutto questo, ha ribadito la Presidente Ghezzi, “senza riprodurre in montagna modelli urbani o di pianura”, nel rispetto delle peculiarità del territorio.

“Per vivere la montagna tutto l’anno occorre potenziare sempre più il coordinamento tra i vari operatori della filiera, fare squadra, fare impresa, puntare sul tenore di vita” ha proseguito. Dopo aver accennato ai buoni risultati registrati in inverno, complici l’abbondante neve naturale e l’innevamento programmato, “indispensabile per l’apertura di inizio dicembre di molte stazioni”, ma anche l’effetto mediatico dei successi italiani alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, Valeria Ghezzi ha tracciato un bilancio del mandato appena concluso.

In sintesi, il turismo è in crescita: aumentano i flussi e l’attrattiva sul pubblico, migliora la comunicazione globale del “prodotto montagna” e parallelamente ANEF conta sempre più aziende iscritte, acquistando un maggior peso specifico.

Si sono rafforzati i rapporti con i partner, trai i quali la FISI, la FISIP, il Collegio Maestri di Sci e l’AMSI. Sotto il profilo ambientale, ANEF, oltre a costituire un’alternativa al trasporto su gomma, collabora con istituti di ricerca come l’ENEA e investe nella sostenibilità sostituendo i vecchi impianti con altri più performanti.

La mobilità a fune non consuma acqua, non inquina e mantiene il territorio presidiato, evitando lo spopolamento della montagna. Ecco perché l’Associazione è tra i partner della Carta di Cortina, che costituisce un grande passo avanti nella gestione dell’impatto ambientale che deriva dagli impianti di risalita e di innevamento, in particolare in vista dei Mondiali di Sci 2021 a Cortina.

Infine, sempre nella località ampezzana, lo scorso marzo ANEF ha contribuito a fondare Confindustria per la Montagna, una vera e propria rete per mettere in contatto le Terre Alte.

 

Commenti disabilitati.

Top