La storia

All’inizio degli anni ’50, con lo sviluppo del turismo di montagna, si crea un indotto che ruota attorno agli impianti a fune e si gettano le basi per un’autentica rivoluzione del rapporto con il territorio. È in quegli anni che l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (ANEF) si costituisce come sezione autonoma in seno a FENIT, Associazione imprenditoriale con una spiccata vocazione nel campo dei trasporti a impianti fissi.

L’elemento di novità rappresentato da ANEF è la capacità di dare voce a tutte le componenti attive: esercenti, costruttori, tecnici professionisti; tante professionalità unite dall’esigenza di affrontare in modo organico le varie questioni di interesse per le aziende di un settore all’epoca emergente, alle prese con problematiche tecniche, costruttive, di regolamentazione e sindacali.

Gli anni e i decenni successivi sono quelli del boom economico e dell’affermazione di un modello di sviluppo orientato prevalentemente agli sport invernali. Matura perciò la necessità di ridefinire in senso più specialistico il ruolo dell’Associazione, assegnandole tutti i compiti, le prerogative e le funzioni tipiche delle organizzazioni di categoria. Nel 1987 nasce così ufficialmente in Alta Badia una nuova Associazione denominata ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari).

Attualmente ANEF rappresenta circa il 90% del volume d’affari delle aziende italiane operanti nel settore degli impianti a fune, sia sulle Alpi sia sugli Appennini. La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite le sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 11.000 persone, tra fisse e stagionali.

ANEF fa parte di Confindustria direttamente e attraverso Federturismo, di cui è Socio effettivo. In ambito internazionale, ANEF collabora con FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’Exploitants de Téléphériques) e con OITAF (Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune).

 

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