ANEF DISEGNA IL FUTURO DELLA MONTAGNA: IMPIANTI, SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

Tra aprile e maggio 2023, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari è protagonista di numerosi convegni nei quali si esamineranno le principali sfide che il mondo della montagna si troverà ad affrontare nei prossimi anni.

Interalpin 2023, la più importante fiera a livello internazionale per quanto riguarda le tecnologie alpine si è tenuta dal 18 al 21 aprile a Innsbruck. Nel corso della tre giorni si sono riuniti il consiglio direttivo di OITAF (Organizzazione Mondiale del Trasporto a Fune) all’interno del quale siede anche Sandro Lazzari, in rappresentanza di ANEF, nonché gli organi direttivi di Fianet (Fédération Internationale des Associations Nationales d’Exploitants de Téléphériques), associazione presieduta da Valeria Ghezzi, presidente di ANEF.

La fiera Interalpin è stata un esempio della vitalità del nostro settore. Sia per le numerose innovazioni tecnologiche presentate, che sono la base per migliorare la sostenibilità, sia per la grande affluenza di pubblico. Le aziende investono costantemente per migliorare e rendere sempre più efficienti e rispettosi dell’ambiente gli impianti e le tecnologie a servizio delle stazioni sciistiche e della montagna“, dichiara la presidente Valeria Ghezzi.

© MoniQue foto- di Monica Condini

La tecnologia, la sicurezza e il ruolo centrale degli impiantisti per lo sviluppo dell’economia e delle comunità di montagna saranno i temi centrali degli appuntamenti che vedranno la partecipazione di ANEF nelle prossime settimane.

Il settore degli impianti a fune è costituito da più di 400 aziende, con circa 15.000 dipendenti diretti e un fatturato annuo medio di 1,2 miliardi di euro, volano di un comparto, quello del turismo invernale, che vale 9 miliardi e mezzo di euro. Gli impiantisti operano in ambienti particolarmente fragili e che vanno tutelati garantendo quindi uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

“Le Funi del futuro – Il settore degli impianti a fune tra innovazioni e transizioni”. Skyway Monte Bianco, funivia simbolo di Courmayeur, esempio di eccellenza tecnologica e delle possibilità che un impianto a fune può offrire sia in estate che in inverno ospiterà l’incontro il 27 aprile. Un’occasione per riflettere sull’evoluzione del settore degli impianti negli anni, sulla sua importanza per lo sviluppo socio-economico delle comunità e sulle prospettive future, in particolare nel corso della tavola rotonda: “Visioni per il futuro delle stazioni alpine”, a cui parteciperà in qualità di relatrice Valeria Ghezzi, presidente di ANEF.

“Agenda 2026: sport, territori, montagna”, che si terrà il 29 aprile a Treviso, concluderà la rassegna“Il “Mese della montagna”, iniziativa della Fondazione Cassamarca per celebrare il legame tra Treviso e la montagna. Nel corso dell’incontro, realizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali Veneto, Valeria Ghezzi interverrà con una relazione dal titolo: “Impianti a fune: tra business e sostenibilità”. Temi fondanti dell’appuntamento: il turismo, lo sport e i grandi eventi come opportunità che le terre alte devono cogliere per garantire lavoro e sviluppo. Unire sport e territorio, insegnando ad apprezzare la bellezza delle montagne, aumentare nella cittadinanza la conoscenza della Carta etica dello sport e diffondere i suoi principi, far comprendere le potenzialità lavorative e professionali della montagna veneta, incrementare la diffusione della pratica degli sport invernali e avviare ad un approccio sostenibile e rispettoso del patrimonio naturale.

“L’innovazione dei controlli non distruttivi delle funi metalliche nei diversi settori: funiviario, sollevamento e ascensori”. Dal 4 al 5 maggio si terrà il 7° Convegno di AIPnD (Associazione Italiana Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica), evento, patrocinato da ANEF, focalizzato su sicurezza, legislazione e innovazione tecnologica circa le metodologie di controllo e monitoraggi del sistema fune. Un aspetto particolarmente tecnico ma di grande rilevanza al fine migliorare ulteriormente la sicurezza degli impianti a fune.

Autore: Francesco Lovati – DOC-COM

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