ANEF: “Olimpiadi 2026, la legge c’è. È il momento di fare squadra e ripartire”

Il decreto è stato approvato sia dalla Camera che dal Senato: la normativa che regola Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2026 è finalmente legge. Un segnale positivo accolto con soddisfazione da parte di ANEF, in prima linea in ogni fase della “gestazione” del grande evento, ancor prima dell’assegnazione a Milano-Cortina.

Dopo questo annuncio appare, se possibile, ancora più stringente e urgente il tema della riapertura degli impianti. La mancanza di un decreto che definisca protocolli, modalità e tempistiche della ripartenza ha spinto l’ANEF, nei giorni scorsi, a rivolgere un appello al Governo. Di fronte a una situazione di emergenza non più sostenibile si chiede alle Istituzioni di condividere un percorso, per riaprire in sicurezza e tutelare il tessuto economico e sociale locale. Al momento, attraverso ordinanze regionali, solo il Veneto e l’Alto Adige hanno dato il via libera alla riapertura degli impianti, rispettivamente a partire da oggi stesso e dal 25 maggio.

Gli impianti giocano un ruolo strategico fondamentale. La fune, in montagna, è un elemento trainante dell’economia e dello sviluppo. Oltre a dare lavoro a molte persone sorregge un indotto e alimenta altre filiere, come la ristorazione, l’ospitalità, i servizi, i professionisti come guide e maestri di sci e molto altro. La “buona salute” del comparto è necessaria, anche perché da quella si misurerà il successo dei Giochi Invernali.

Secondo quanto stabilito dal decreto la governance dei Giochi è affidata a quattro organismi: oltre al Consiglio Olimpico, alla Fondazione – nel ruolo di comitato organizzatore – e all’Agenzia pubblica per le infrastrutture è stato istituito un Forum Olimpico per la sostenibilità e l’eredità dei Giochi. A quest’ultimo organismo spetta il compito di lavorare sulla legacy, ovvero l’eredità materiale dell’evento, il lascito materiale e non.

Il tema della sostenibilità ambientale, economica, e sociale dei grandi eventi è proprio una delle bandiere dell’ANEF. Così sintetizza la presidente Valeria Ghezzi: “Appoggiarsi a strutture già esistenti, utilizzare impianti che dureranno nel tempo e saranno messi a disposizione della popolazione, creare lavoro e favorire l’economia locale, tutelare le montagne e le comunità residenti, sviluppare buone pratiche sostenibili, rendere la montagna accessibile: ecco gli obiettivi che inseguiamo”.

“Ora occorre gioco di squadra tra istituzioni ed operatori, esattamente come quando abbiamo fatto fronte comune per l’assegnazione dei Giochi” prosegue la presidente. “Ci avvicineremo al grande giorno attraverso un calendario di appuntamenti estivi e invernali: ma il primo passo è tornare a lavorare in condizioni di sicurezza. Non possiamo più ignorare il grido d’allarme proveniente dagli operatori”.

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