La montagna bianca cerca il rilancio

Alla tavola rotonda organizzata dall’Anef è emersa la necessità di consolidare i rapporti tra gli attori istituzionali per superare le difficoltà del settore
Un settore che fattura in media 900 milioni di euro all’anno, con il 30% degli incassi investito sul territorio e un ulteriore 30% erogato a favore dei circa 11mila dipendenti. Sono i numeri della montagna bianca italiana, riportati da Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari) alla tavola rotonda “Strategie e proposte per un sistema montagna di successo”. Dall’incontro-dibattito, moderato dal vicedirettore del Sole-24 Ore Alessandro Plateroti, è emerso come Anef abbia avviato nel corso dell’ultimo anno un percorso teso alla valorizzazione del turismo della montagna, per rendere competitive le aziende che fanno capo all’associazione attraverso il rapporto diretto con Confindustria e Federturismo.”Prima degli impianti a fune, la montagna era appannaggio di poche persone in grado di sopportare grandi fatiche per arrivare in cima – ha affermato il presidente Valeria Ghezzi -. Con l’avvento degli impianti a fune, noi impiantisti abbiamo portato in vetta milioni di persone di ogni età, attraverso l’unico mezzo veramente alla portata di tutti. È bene ricordare che l’impianto a fune è un mezzo e non un fine. Un mezzo che, in montagna ma anche al mare, è protagonista del turismo, perché attrae milioni di persone che solo attraverso gli impianti possono raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, che godono di panorami mozzafiato e che sono immersi in una natura incontaminata. Il territorio montano rappresenta oltre il 35% della nostra Penisola”.Un assist arriva da Aica (Associazione italiana confindustria alberghi). “Crediamo molto nella promozione del territorio – dichiara il presidente Giorgio Palmucci – e, dal 2012, incentiviamo e sosteniamo le aziende sulle attività legate alla riqualificazione e ristrutturazione alberghiera. Assieme ad Anef consolidiamo, una volta di più, l’importanza di fare sistema coinvolgendo con spirito costruttivo anche le istituzioni locali. Le nostre località montane rappresentano un patrimonio naturale che diversifica l’offerta turistica, ci rende concorrenziali rispetto ai competitor d’Oltralpe e per questo va supportata con la collaborazione di tutti”.

Dalla tavola rotonda è emerso un altro spunto di riflessione: la valorizzazione dei luoghi di prossimità, supportando anche le stazioni sciistiche più piccole e vicine alle città. Presentati il progetto “Vivere La Neve”, promosso dal Miur e rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado, e la nuova Funivia del Monte Bianco.

Link: http://www.guidaviaggi.it/notizie/171790/la-montagna-bianca-cerca-rilancio/

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