Non solo sci, impiantisti protagonisti della stagione estiva

Con il mese di luglio entra nel vivo la stagione estiva in montagna. Anche nelle belle stagioni gli impianti di risalita sono i protagonisti della fruizione turistica delle “terre alte”.

Funivie, cabinovie e seggiovie, le stesse che in inverno accompagnano gli sciatori, sono operative anche nel periodo estivo per portare in quota escursionisti e turisti: da chi desidera accorciare l’avvicinamento per gli itinerari alpinisti fino a chi vuole semplicemente raggiungere un rifugio per un pranzo in quota. Uno strumento di mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale – gli impianti sono silenziosi e ad azionamento elettrico – e un mezzo inclusivo che permette a tutti di poter accedere all’alta quota e all’esperienza dell’alta montagna.

Una vocazione che si è sviluppata ulteriormente negli ultimi anni con l’esplosione della mountain bike e dei bike park, che sono diventati in estate quello che i comprensori sciistici sono in inverno: luoghi attrezzati dove praticare sport con tutti i servizi del caso e numerosi percorsi segnalati, messi in sicurezza e classificati per difficoltà per permettere il divertimento per ogni tipo di biker e garantire percorsi di apprendimento e di miglioramento della tecnica.

Gli impianti di risalita, fin dalla loro progettazione, sono sempre più pensati non solo per servire gli sciatori nella stagione invernale ma anche come mezzo di trasporto green a servizio del turismo estivo, quindi con soluzioni per facilitare l’accesso anche ai pedoni e meccanismi che permettono il trasporto in quota di attrezzature come mountain bike e e-bike.

Una delle sfide più importanti per il turismo montano è poi quella della destagionalizzazione. Un processo che sta partendo proprio dall’estate e che ha come obiettivo quello di allungare la stagione di frequentazione della montagna dai 6 mesi attuali ad 8/9.

“Su questo si sta investendo tanto – ha spiegato Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – La destagionalizzazione è molto importante per la vita delle comunità, per evitare i periodi più affollati, evitare l’’overtourism’ e quindi garantire anche una maggior qualità nell’offerta”.

Per allungare la stagione estiva devono essere garantiti i servizi. Quindi le strutture ricettive e di ristorazione ma anche i mezzi di trasporto come gli impianti di risalita. E già da alcuni anni alcune località turistiche mantengono impianti aperti al pubblico addirittura fino alla fine del mese di ottobre.

“L’obiettivo è quello di offrire servizi per 8,9 mesi anziché per 6 o 7 come capita oggi. Chiaramente tutto questo non è facile, servono investimenti e serve anche un cambiamento che parte dalla politica con vacanze scaglionate, come si fa in altri paesi. Oggi tutti gli italiani fanno le vacanze negli stessi periodi e fuori stagione si vive di ospiti che arrivano dall’estero”.

Autore: Francesco Lovati

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