Riflessioni sul futuro del turismo. L’Anef organizza un convegno per inquadrare le nuove strategie (Corriere delle Alpi)

CORTINA Prudenza, e ancora prudenza. I cambiamenti climatici sono tali che sconsigliano – a sentire gli studiosi – di costruire nuovi impianti sciistici, soprattutto sotto i 1500 metri. Semmai di razionalizzare e riqualificare quelli che già ci sono, come si sta facendo sulle Dolomiti. Domani, a Cortina, per la prima conferenza sul turismo montano, organizzata dall’Anef (l’associazione nazionale esercenti funiviari), in collaborazione con Confindustria Belluno, arriverà, tra gli altri, il ricercatore Cnr Bologna Paolo Bonasoni. «Intuire le prospettive del turismo in base ai cambiamenti che il clima subirà», anticipa, «è molto difficile. Ci sono delle evidenze scientifiche consolidate, ma è ancora presto per tirare conclusioni certe. Sicuramente possiamo dire che il tradizionale turismo in quota dovrà adeguarsi alle trasformazioni continue e radicali del tempo e, pertanto, è illusorio ritenere di poter continuare con gli investimenti e le attività di sempre». Il circo bianco va riconsiderato, anzitutto nell’impiantistica; è saggio ritenere che implementare il territorio di nuove strutture è un errore, soprattutto alle quote più basse. Per Bonasoni, al contrario, è saggio investire in innovazione nelle attività tradizionali: l’innevamento artificiale, ad esempio, come già nelle Dolomiti si sta facendo. Incideranno sempre di più, in futuro, le temperature ballerine, comunque orientate verso l’alto. A Cortina Bonasoni verrà a dire che probabilmente dovremo preparaci a modificare perfino le tradizionali colture. Il bellunese Renzo Minella, presidente regionale Anef, sottolinea l’importanza del confronto voluto dalla sua associazione perché «siamo ben consapevoli delle responsabilità che abbiamo nell’orientare un futuro che sarà diverso dal passato» e che già quest’inverno siamo stati costretti ad inseguire, per esempio sul piano della tecnologia. «Cercheremo di capire che cosa succederà, e quindi che cosa dobbiamo aspettarci nell’immediato futuro», conferma Valeria Ghezzi, presidente nazionale Anef, «nella consapevolezza che, in queste situazioni, gli sforzi, prima di tutto economici, delle società degli impianti di risalita per l’innevamento delle piste sono sempre maggiori e vanno comunque a beneficio dell’intero sistema economico delle località montane. Gli effetti dei cambiamenti climatici rendono perciò ancora più urgenti misure a sostegno delle nostre società, asse portante e imprescindibile del turismo delle terre alte». Per cambiare occorre investire e per investire ci vogliono risorse. E’ quanto si sentirà dire a Cortina l’assessore regionale Federico Caner, al quale, recentemente, è stata recapitata dalla stessa Anef la richiesta di 28 milioni per il solo innevamento. Ma, attenzione, se d’inverno si verificano le bombe di neve, d’estate arrivano quelle d’acqua. Anche le precipitazioni, dunque, hanno cambiato modalità. E, quindi, tutte le stagioni stanno cambiando pelle. E cambia, di conseguenza, il modo stesso di fare turismo. “Montagna: quale futuro?” è il tema del pomeriggio di domani alla Casa delle Regole di Cortina. Un tema ampio, con parecchi relatori. All’incontro interverranno, tra gli altri, il sindaco di Cortina Andrea Franceschi; il presidente di Confindustria Belluno, Luca Barbini; l’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner; la presidente della Provincia di Belluno, Daniela Larese Filon; il deputato Roger De Menech; la presidente di Anef, Valeria Ghezzi; e poi Renzo Iorio, Franco Brevini (professore dell’Università di Bergamo) e Stefano Bonini (direttore Osservatorio turistico della montagna). Moderatore Giacomo Crosa; tra gli altri presenti, Gherardo Manaigo, Renzo Minella e Salvo Spinella.

(Francesco Dal Mas)

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