Turismo, stagione invernale al via. Anef: Prospettive sono buone – LaPresse.it

Di Elena Fois

Torino, 16 nov. (LaPresse) – Bisognerà attendere l’8 dicembre per dichiarare ufficialmente aperta la stagione invernale sulle piste da sci e nelle località di villeggiatura ad alta quota, ma la sensazione è che “inizierà nel migliore dei modi”, grazie anche a un governo “amico della montagna”.
PROSPETTIVE BUONE PER L’INVERNO. Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef – Associazione nazionale esercenti funiviari aderente a Confindustria – parla di “prospettive buone”, considerando i risultati relativi alla stagione estiva, che ha fatto registrare un aumento del 3% rispetto all’anno scorso dei flussi internazionali, richiamati anche dall’Expo: americani, tedeschi e inglesi hanno dimostrato di amare le località turistiche italiane, montagne comprese. E, soprattutto, precisa Ghezzi, i turisti stranieri “ci hanno salvato in questi anni di crisi”.

INVESTIMENTI DA 150 MILIONI DI EURO. “L’estate in montagna – spiega la presidente dell’Anef – è andata bene e si è fatto molto per l’inverno. Escluso il Monte Bianco, gli impiantisti hanno investito 150 milioni di euro perché ci credono e ci crediamo. Mantenere il fatturato a certi livelli è molto impegnativo e costa. Non mi piace fare tragedie, ma niente è regalato. Noi ce la mettiamo tutta”. A dare un segnale positivo è stato anche il gemellaggio tra Abetone e Aspen, una delle località montane più celebri. Una collaborazione prestigiosa, che rappresenta per le montagne italiane l’ambizione a raggiungere la vetta delle capitali dello sci mondiale.

TURISTI ITALIANI PRONTI A TORNARE. La crisi economica ha, inevitabilmente, avuto ripercussioni anche sul turismo montano e sul modo di fruizione delle vacanze. Fortunatamente, dice Ghezzi, “si parla di un recupero dei turisti italiani, il cui numero negli ultimi anni è calato moltissimo. L’inverno scorso abbiamo visto qualche sprazzo di luce in questo senso e crediamo che quest’anno andrà meglio”. Ma cosa è cambiato? “Quando manca il lavoro, si è senza soldi e il tempo libero” diventa un lusso “sacrificabile”: le vacanze, perciò, non sono più in cima alla lista dei pensieri degli italiani. Ma i dati dello scorso anno e le prospettive per la stagione 2015/2016 paiono dimostrare che “il tempo libero sta tornando a essere un bene primario”.

La fruizione delle vacanze è comunque cambiata: la settimana bianca ha lasciato il posto a un paio di weekend. Soggiorni brevi al posto di quelli lunghi, seppur con le medesime esigenze: “La gente – dice Ghezzi – vuole i servizi e non vuole fare code, nonostante la capacità di spesa sia inferiore” rispetto a qualche anno fa.

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