Il mondo dello sci attende di rimettersi in moto, e i gestori delle ski area hanno un nuovo motivo per guardare al futuro con ottimismo.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato ad ANEF assenso formale circa la possibilità di classificare sia gli impianti a fune che i sistemi di innevamento programmato come beni oggetto di agevolazione “Industria 4.0”. Nella casistica, come già noto, rientrano anche i mezzi battipista.

Il piano Industria 4.0 prevede crediti di imposta cedibili per investimenti in attrezzature, macchinari e software al fine di automatizzare e digitalizzare i processi produttivi.

In particolare i contributi previsti sono del 50% (40% dal 2022) per una spesa fino a 2,5 milioni di euro e del 30% (20% dal 2022) per una spesa superiore ai 2,5 milioni di euro.

Le aziende funiviarie potranno così richiedere un contributo per tutti gli investimenti inerenti la realizzazione di nuovi impianti di risalita e di innevamento. Sono compresi anche i beni strumentali (dedotte le spese per le componenti qualificabili come “fabbricati e costruzioni”), i software, l’attività di ricerca e sviluppo e la formazione del personale.

Le agevolazioni daranno erogate come credito d’imposta e saranno cumulabili con la Legge Sabatini o con altre norme nazionali e locali per il sostegno agli investimenti.

La puntuale risposta del Ministero, che consentirà a tutte le aziende funiviarie di accedere ai benefici previsti dalla Legge n.232 del 2016, è arrivato dopo che ANEF aveva chiesto ufficialmente chiarimenti corredando la richiesta con un’approfondita relazione tecnica redatta con l’aiuto delle aziende produttrici di impianti a fune e di sistemi per l’innevamento programmato.

 

Francesco Lovati

Ufficio stampa DOC-COM