Impiantisti e professionisti dello sci fanno sistema

La centralità degli impiantisti nella filiera del turismo invernale e l’importanza della collaborazione tra i diversi “stakeholder” del sistema montagna per affrontare le sfide del futuro: grazie all’intervento di Renzo Minella – già presidente di ANEF Veneto e Consigliere Nazionale – lo scorso 17 luglio l’Associazione nazionale esercenti funiviari è stata protagonista della conferenza dal titolo “L’industria dello sci domani”.

“Il dialogo per noi impiantisti assume un valore sempre più decisivo. È il tratto caratteristico della presidenza di Valeria Ghezzi, sta diventano pian piano un valore decisivo, una prassi consolidata, per chi come me lavora in questo settore. Dialogo – sottolinea Minella – che deve esserci tra i vari stakeholder che lavorano in montagna e per il bene della montagna, come nel caso degli impiantisti e dei maestri di sci. Ma non solo, gli impiantisti hanno ben compreso l’importanza del confronto con la politica, le associazioni ambientaliste, il CAI, i media e tutte le categorie tangenti il nostro lavoro per cercare di evitare corto-circuiti informativi e compiere passi concreti nell’affrontare le sfide che abbiamo davanti, quella della sostenibilità, abbinata all’innovazione tecnologica e alla crisi climatica che stiamo vivendo”.

“Un esempio emblematico – prosegue Minella – è quello dell’innevamento programmato troppo spesso banalmente demonizzato, senza possibilità di appello: descritto come inquinante e bollato come, solo, uno spreco di risorse. Ci piace invece raccontare, ogni qual volta ce ne sia data l’opportunità, che per produrre “neve tecnica” si utilizzano esclusivamente aria e acqua. Quest’ultima non viene trattata in alcun modo e non viene sottratta ad altri scopi civili, e poi viene reimmessa naturalmente in circolo al disgelo. Si consuma elettricità certamente, ma sempre meno, grazie ai progressi tecnologici che ci stiamo impegnando a fare e agli investimenti che in pochi anni hanno permesso un efficientemente importante dei sistemi di innevamento. L’energia utilizzata è in buona parte realizzata in montagna da fonti green mentre le tecnologie applicate ai più recenti mezzi battipista permettono di minimizzare le quantità prodotte evitando così inutili sprechi.

“I maestri di sci, che vivono nel loro quotidiano gli sciatori, sono i partner ideali per trasmettere questo impegno, sempre più proteso a garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale della montagna”. A partire dalle difficoltà affrontate nel periodo del Covid, fino alla recente legislazione sulla Sicurezza che ha portato nuovi oneri e responsabilità agli operatori, il mondo dello sci e della montagna si presenta unito. “Maestri di sci, FISI, impiantisti fanno squadra per affrontare uniti i problemi, raggiungere insieme gli obiettivi e per presentarsi con una sola voce davanti alle istituzioni” , ha concluso Minella.

E’ infatti fondamentale il rapporto con le amministrazioni pubbliche che hanno supportato il settore con aiuti anche nell’ultima finanziaria e che con la Legge sulla Montagna, che sarà discussa nelle prossime settimane, dovrebbero inaugurare un nuovo approccio nei confronti del territorio montano e delle sue particolari esigenze.

Luigi Borgo, presidente nazionale del Collegio Maestri di sci e “padrone di casa” ha espresso soddisfazione per la relazione di ANEF in cui sono stati sviluppati “importanti contenuti per nostra categoria”.

Questo incontro è stato parte di un ciclo di conferenze organizzata dal Collegio Maestri di sci del Veneto dal titolo “Parole di Neve”, una rassegna dedicata alla cultura dello sci e della montagna invernale che è stata ospitata presso la Casa dei Maestri a Borgo Pra, in provincia di Belluno. Tre le serate in programma: il primo incontro introduttivo “Dalla Sala De Luca all’Aula dei Maestri: uno spazio per la cultura”, mentre il prossimo 19 giugno si parlerà di: “Neve e cambiamento climatico: quali ‘energie’ per il nostro futuro?”, per finire con una discussione sulle prospettive dell’industria dello sci.

Autore: Francesco Lovati

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