Entrato in vigore dal 1° gennaio 2022 il decreto n.40 del 2021 che ha introdotto le nuove “norme di comportamento degli utenti delle aree sciabili”. L’obiettivo di questa normativa è quello di aumentare la sicurezza di chi frequenta le piste da sci.

Tra le varie regole introdotte, che in diversi casi sono semplicemente la formalizzazione di alcune “best practise” già adottate da anni nei comprensori più ampi ed evoluti, ce ne sono tre che hanno un impatto immediato sugli sciatori: il casco obbligatorio per gli under 18, la polizza Rc obbligatoria e il divieto di sciare in stato di ebrezza.

Dal primo giorno del 2022 quindi tutti gli sciatori sotto i 18 anni devono indossare il casco nella pratica di tutte le discipline sciistiche e anche sullo slittino. Precedentemente la regola valeva solo per gli under 14.

Obbligatorio anche essere in possesso di una polizza assicurativa per la responsabilità civile contro terzi. L’assicurazione sci, già obbligatoria in passato sulle piste del Trentino, era già in molti casi acquistabile in passato con lo skipass ma adesso tutte le ski area sono tenute a fornire questo servizio. Chi è preoccupato per i costi e scia un buon numero di giornate ogni anno può risparmiare sottoscrivendo polizze annuali, magari multisport ed estendibili a vari membri della famiglia.

Infine, il divieto dello sci in stato di ebrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e di sostanze tossicologiche. Viene formalizzato ciò che già il buon senso detta: per sciare e prendere gli impianti di risalita bisogna essere nel pieno delle proprie facoltà fisiche e mentali. Qualche perplessità arriva dal fatto che nella normativa non viene fissato un limite e mancano chiarimenti specifici da parte del legislatore. Probabilmente – questa l’interpretazione di alcuni giuristi tra cui il giudice del Tribunale di Bolzano, Carlo Busato, interpellato dal quotidiano Alto Adige nelle scorse settimane- verrà adottato il limite indicato dal codice della strada, ovvero di 0,5 mg di alcol per litro di sangue.