Newsletter Fiscale e Societaria N. 34/2015 (periodo dal 29 agosto al 4 settembre 2015)

In questo numero:

A. FISCO

A.1. NORME

A.1.1. Modello 770/2015 termine di presentazione il 21/9/2015

A.2. PRASSI

A.2.1. Plusvalenza da cessione dell’unica azienda detenuta da un’impresa familiare

A.3. GIURISPRUDENZA

A.3.1. Compilazione del quadro RW per chi agisce in nome e per conto della società

A.4. DATI FISCALI ED ECONOMICI

A.5. ALTRE NOTIZIE FISCALI

A.5.1. Comunicazione da parte della Svizzera agli altri Stati dei dati fiscali rubati
A.5.2. Evasione fiscale internazionale: l’OCSE ha pubblicato 3 documenti

B. SOCIETA’ E BILANCIO

B.1. Modifiche a conti annuali e consolidati di banche e altri intermediari finanziari

C. VARIE

C.1. Antiriciclaggio: segnalazione operazioni sospette per la voluntary disclosure

APPROFONDIMENTO: Certezza del diritto tra fisco e contribuente – D.Lgs. 128/2015

Art. 1 – Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente
Art. 2 – Modifiche alla disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento
Art. 3 – 7 – Regime di adempimento collaborativo


 

A. FISCO

A.1. NORME

A.1.1. Modello 770/2015 termine di presentazione il 21/9/2015
Si ricorda che il 21/9/2015 scade il termine di presentazione del Modello 770/2015 Semplificato e Ordinario.
(www.agenziaentrate.gov.it)

A.2. PRASSI

A.2.1. Plusvalenza da cessione dell’unica azienda detenuta da un’impresa familiare
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul trattamento fiscale della plusvalenza da cessione dell’unica azienda detenuta da un’impresa familiare.
(Risoluzione n. 78/E del 31/8/2015 e “Il Sole 24 Ore” dell’1/9/2015, pag. 33)

A.3. GIURISPRUDENZA

A.3.1. Compilazione del quadro RW per chi agisce in nome e per conto della società
Ѐ tenuto alla compilazione del quadro RW anche chi agisce in nome e per conto della società che ha i conti all’estero. Tale principio affermato dalla Corte di Cassazione sembra essere in contrasto con le Circolari 28/E del 21/6/2011 e 27/E del 16/7/2015 che forniscono chiarimenti sui soggetti esonerati dalla compilazione del quadro RW.
(Sentenza della Corte di Cassazione n. 16404 del 5/8/2015 e “Il Sole 24 Ore” del 6/8/2015, pag. 31)

A.4. DATI FISCALI ED ECONOMICI

Nulla da segnalare

A.5. ALTRE NOTIZIE FISCALI

A.5.1. Comunicazione da parte della Svizzera agli altri Stati dei dati fiscali rubati
Il Governo svizzero ha deciso di concedere assistenza in ambito fiscale anche in caso di dati rubati purché lo Stato richiedente non abbia svolto un ruolo attivo nel procurarsi le informazioni.
(“Il Sole 24 Ore” del 3/9/2015, pag. 33)

A.5.2. Evasione fiscale internazionale: l’OCSE ha pubblicato 3 documenti
Nel mese di agosto l’OCSE ha pubblicato tre documenti sui nuovi strumenti di contrasto all’evasione fiscale internazionale. In particolare, il manuale operativo dello standard CRS, l’aggiornamento del rapporto relativo ai programmi di voluntary disclosure ed il protocollo di modifica del modello TIEA (Tax Information Exchange Agreement).
(www.fiscooggi.it)

B. SOCIETA’ E BILANCIO

B.1. Modifiche a conti annuali e consolidati di banche e altri intermediari finanziari
È stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 136 del 18/8/2015, in attuazione della Direttiva 2013/34/UE, che abroga e sostituisce il Decreto Legislativo 87/1992 relativo alla disciplina dei conti annuali e consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari.
(D.Lgs. 136/2015 su G.U. n. 202 dell’1/9/2015 e “Il Sole 24 Ore” del 2/9/2015, pag. 34)

C. VARIE

C.1. Antiriciclaggio: segnalazione operazioni sospette per la voluntary disclosure
L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha chiarito, per quanto di sua competenza, le modalità e gli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette in applicazione della normativa antiriciclaggio per quanto concerne la procedura di collaborazione volontaria.
(“Il Sole 24 Ore” del 4/9/2015, pag. 35)

Certezza del diritto tra fisco e contribuente – D.Lgs. 128/2015

Di seguito vengono esaminate le principali disposizioni previste dal D.Lgs. n. 128 del 5/8/2015 sulla certezza del diritto tra fisco e contribuente in attuazione della Delega fiscale (L. 11/3/2014, n. 23).

Art. 1 – Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente

  • Nello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000) è stato inserito l’art. 10-bis che disciplina l’abuso del diritto e l’elusione fiscale. Tale articolo prevede che configura abuso del diritto una o più operazioni prive di sostanza economica che, anche se nel rispetto formale delle norme fiscali, realizza vantaggi fiscali indebiti.
  • Non si considerano abusive le operazioni giustificate da valide ragioni extrafiscali anche di ordine organizzativo e gestionale che rispondono a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell’impresa o dell’attività professionale del contribuente. Inoltre, resta ferma la libertà di scelta per il contribuente tra regimi opzionali e tra operazioni comportanti un diverso carico fiscale.
  • Il contribuente può fare interpello per conoscere se le operazioni che intende realizzare costituiscano fattispecie di abuso del diritto.
  • Le operazioni abusive non danno luogo a fatti punibili ai sensi delle leggi penali tributarie. Resta ferma l’applicazione delle sanzioni amministrative tributarie.
  • L’art. 37 – bis del DPR 600/1973 “Disposizioni antielusive” è abrogato e le disposizioni che richiamano tale articolo si intendono riferite all’art. 10-bis della L. 212/2000.
  • Le norme tributarie che, allo scopo di contrastare comportamenti elusivi, limitano deduzioni, detrazioni, crediti d’imposta o altre posizioni soggettive possono essere disapplicate se il contribuente dimostra che tali effetti elusivi non si verificano. Per la disapplicazione il contribuente presenta istanza d’interpello.

Decorrenza: dall’1/10/2015 e si applicano anche alle operazioni poste in essere in data anteriore per le quali alla stessa data non siano stati notificati i relativi atti impositivi.

Art. 2 – Modifiche alla disciplina del raddoppio dei termini per l’accertamento

  • In caso di reato tributario (penale), sia ai fini delle imposte sul reddito che dell’IVA, il raddoppio dei termini non opera se la denuncia da parte dell’Amministrazione Finanziaria, inclusa la Guardia di Finanza, è presentata o trasmessa oltre la scadenza ordinaria dei termini (31/12 del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione o in caso di omessa presentazione o presentazione nulla della dichiarazione entro il 31/12 del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata).
  • Sono fatti salvi gli effetti degli avvisi di accertamento, degli inviti a comparire e dei processi verbali di costatazione dei quali il contribuente ha avuto formale conoscenza entro il 2/9/2015, sempre che i relativi atti recanti la pretesa impositiva o sanzionatoria siano notificati entro il 31/12/2015.

Decorrenza: dal 2/9/2015.

Art. 3 – 7 – Regime di adempimento collaborativo

Nel regime di adempimento collaborativo con l’Agenzia delle Entrate possono rientrare:

  • le società che conseguono un volume di affari o di ricavi non inferiore a 10 miliardi di euro; e
  • i contribuenti che abbiano presentato istanza di adesione al Progetto Pilota sul Regime di Adempimento Collaborativo, siano dotati di un sistema di controllo interno per la gestione del rischio fiscale e conseguono un volume di affari o di ricavi non inferiore a un miliardo di euro.

Tale regime permetterà di effettuare una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali e la possibilità di accesso alla procedura abbreviata di interpello preventivo in merito all’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti.

Decorrenza: dal 2/9/2015.

Documento chiuso alle ore 12.00

Newsletter predisposta dal dr. prof. Franco Vernassa – Studio Vernassa
(franco.vernassa@studiovernassa.com)

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