Sciare di notte: si “accendono” le piste

È “tramontata” l’epoca in cui si sciava scrutando l’orologio e alle prime avvisaglie della sera si prendeva, un po’ frustrati, la strada del ritorno. Oggi numerosi comprensori si sono attrezzati per offrire agli sciatori nuove possibilità di divertimento fuori orario, in genere per periodi limitati o in alcuni giorni della settimana. Le piste illuminate di notte permettono di apprezzare una nuova bellezza, quella del crepuscolo, con i suoi colori, l’“ora blu” e poi la notte stellata, con il suo silenzio e il fascino di un ambiente irriconoscibile rispetto al giorno. Non solo: sciando di notte ci si diverte più a lungo e si resta sicuramente meno tempo in coda.

 

Quest’inverno, in mezzo a tanti dubbi legati all’apertura di stagione, una certezza c’è: la palma di pista illuminata più lunga d’Europa appartiene di diritto a quella che presto dovrebbe essere inaugurata in provincia di Sondrio, a Baradello 2000, nel comprensorio di Aprica e Corteno Golgi. Sarà lunga quasi 6 km e si candida a rappresentare un volano per la Valtellina. Una seconda piccola pista illuminata invece permetterà agli sci club di allenarsi e potrà ospitare anche gare di Coppa Europa.

Andiamo invece sul Monte Bondone, in Trentino, dove lo sci notturno esiste da tempo. Ma l’anno scorso è stato deciso di dotare le piste di un’illuminazione migliore sotto molti aspetti: led, alta luminosità e basso consumo, in un’ottica di risparmio energetico. L’appuntamento si chiama Happy Snow ed è diventato un must di stagione.

Cervinia dà appuntamento direttamente nelle notti di luna piena, per una discesa accompagnata dai maestri di sci dal Ventina o dalla pista “6”, preceduta da una cena a base di prodotti locali mentre, per restare in Valle d’Aosta, Gressoney Saint-Jean illumina la Leonardo David, il suo fiore all’occhiello, intitolata all’indimenticato campione. A Madonna di Campiglio si vive l’esperienza di sciare, di notte, su una delle piste che hanno fatto la storia della Coppa del Mondo, come la FIS 3, su cui si sono disputate ben tre discipline diverse. A Obereggen, in Alto Adige, si può scegliere tra sci, slittino ed evoluzioni nello snowpark, sempre di notte.

La notte è come un filo teso, con i due capi tesi nell’oscurità: e così, c’è chi al tramonto preferisce l’opposto, il momento che precede l’alba. L’illuminazione artificiale in questo caso non serve. Le piste intonse, appena battute, lo scintillìo cristallino della neve, il panorama che si ridesta lentamente sono pura poesia. Per non parlare della robusta colazione in rifugio! Sciare all’alba è una possibilità attivata in tutte le principali skiarea del Trentino.

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