L’importanza della destagionalizzazione

Una delle sfide più importanti per il turismo montano e per gli impiantisti, che sono parte integrante e fondamentale di questo settore, è la destagionalizzazione.

Un processo che parte dall’estate e che ha come obiettivo quello di allungare la stagione di frequentazione della montagna dai 6 mesi attuali ad 8/9.

Il primo step è quello di allungare la stagione estiva. “Su questo si sta investendo tanto. – ha spiegato Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – La destagionalizzazione è molto importante per la vita delle comunitàà, per evitare i periodi più affollati, evitare l’’overtourism’ e quindi garantire anche la qualità dell’offerta”.


Purtroppo, in particolare in Italia, i periodi destinati alle vacanze sono sempre gli stessi, Vacanze di Natale e periodo di Carnevale in inverno, agosto in estate.

“Anche per quanto riguarda l’inverno in tanti si stanno muovendo per allungare la coda della stagione fino a Pasqua o fino al 1° maggio. Ma sono periodi in cui si lavora sostanzialmente con gli stranieri, è difficile portare gli italiani in montagna a fine stagione invernale, così accade anche per quanto riguarda il pre-stagione”.

Arrivare ad allungare il periodo di frequentazione della montagna cambierebbe letteralmente il modo di vivere degli operatori e degli attori economici delle “terre alte”.

“L’obiettivo è quello di offrire servizi per 8,9 mesi anziché per 6 o 7 come capita oggi. Chiaramente tutto questo non è facile, servono investimenti e serve anche un cambiamento che parte dalla politica con vacanze scaglionate, come si fa in altri paesi. Oggi tutti gli italiani fanno le vacanze negli stessi periodi e fuori stagione si vive di ospiti che arrivano dall’estero”.

Francesco Lovati

Ufficio stampa DOC-COM

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