Chiusa la stagione sciistica nella maggior parte dei comprensori gli operatori stanno iniziando a pianificare la stagione estiva.
L’estate, per quanto riguarda gli operatori degli impianti a fune, ha una importanza ancora ridotta in termini di fatturato ma è oggetto di grandi attenzioni e investimenti.
L’investimento in seggiovie e, soprattutto cabinovie, si calcola sempre di più tenendo conto anche dell’estate e della possibilità che può offrire per avvicinare tutti alle “terre alte” e facilitare la pratica degli sport tipici della montagna in estate, il trekking e la mountain bike.
“L’estate al momento conta tra il 2 e il 10 % del fatturato degli impiantisti – ha commentato Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – con alcune eccezioni relative a funivie che hanno vocazione strettamente estiva. Va però detto che l’estate sta crescendo in modo consistente e si sta investendo tanto perché il potenziale è enorme”.
Anche nelle stazioni turistiche più piccole riuscire a utilizzare gli impianti anche in estate può vuole dire far sì che gli stessi impianti siano economicamente sostenibili. Al momento c’è tuttavia un’incertezza che vale per l’estate ma a maggior ragione per il prossimo inverno, ovvero i rincari dell’energia e delle materie prime.
“Solitamente a marzo facciamo i prezzi per la prossima stagione invernale ma quest’anno non è possibile – continua Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – in quanto l’incertezza del momento ci frena su tantissimi fronti. Oggi abbiamo l’inflazione che sta salendo, i costi energetici alle stelle così come quelli dei materiali, i mercati dell’est per noi importanti che sono bloccati e la guerra che non sappiamo dove ci porterà”.
Francesco Lovati
Ufficio stampa DOC-COM
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